
ARTIST STATEMENT
Non dipingo. Esprimo emozioni.
Lascio uscire attraverso i pennelli e i colori una forza che vive in me, ma non mi appartiene.
Non dipingo per essere apprezzata, né dipingo in cerca di fama. Ogni opera ha una sua storia, nasce dalla mia energia creativa e va in cerca degli altri. Amo pensare alla mie opere come a figli: non mi appartengono. Allora lascio che escano dal mio studio e vadano in giro per il mondo, lascio che si facciano guardare e che gli altri possano provare emozioni conoscendole.
Dipingo per coinvolgere, per far emergere in chi guarda le emozioni che mi portano a confrontarmi con tele e oli nel mio studio.
Per questo l’inaugurazione di ogni mostra per me è sempre un momento molto importante. Come l’esame di un figlio. Lascio andare le mie opere e le espongo al giudizio. Poi ascolto. Guardo gli occhi di chi le osserva. Cerco di capire quali emozioni sono arrivate.
Spesso molti mi dicono “Non capisco molto di pittura…” forse per timore di dire qualcosa di sbagliato. Ma io resto convinta che l’arte possa parlare a tutti e non ci siano giudizi giusti o sbagliati. Le emozioni appartengono a tutti e nelle immagini ognuno può trovare un frammento di sé, della propria vita, del proprio mondo interiore.
I quadri che dipingo sono come i miei figli: non mi appartengono. Una volta creati devono avere vita propria e girare, girare per il mondo per portare un messaggio che sarà prezioso se anche una sola persona sarà in grado di riceverlo.